top of page

PANOPTICON

Panopticon ovvero la casa d'ispezione di Jeremy Bentham (Editore, Marsilio).

Panopticon, è il progetto di un carcere super razionale fondato sulla perfetta e continua visibilità dei detenuti da parte di un unico sorvegliante centrale che può vederli grazie a una struttura architettonica circolare. L'occhio del sorvegliante diventa quasi la presenza tangibile dell'imperativo morale al quale nessuno deve mai sottrarsi. Bentham elaborò questo progetto negli anni della rivoluzione francese, dei cui principi egli era un fervido ammiratore.

La proposta filosofico-architettonica di Bentham non è solo un semplice modello architettonico ma un vero e proprio metodo educativo pedagogico. Si convince, infatti, che al posto delle percosse e delle angherie, che a quei tempi erano all'ordine del giorno in carcere, si possa sostituire un metodo basato sull'isolamento e sulla pervasiva certezza che qualcuno ti osserva anche quando non te ne accorgi. La pressione di questo metodo dovrebbe portare il condannato a introiettare una voce della coscienza, facendola diventare introspezione e quindi primo presupposto per un pentimento e ravvedimento.

Bisogna, infatti, sapere che il modello del vero Panopticon prevedeva che le celle, disposte a raggiera, avessero pareti trasparenti davanti e dietro (ma non sui lati), in modo che la luce permettesse di vedere e controllare in ogni ora del giorno e della notte le attività del recluso. Da una torretta simile a un faro il guardiano controllava, attraverso persiane schermate che quindi non permettevano di capire se in quel momento si era osservati o no.

Primo Piano
Recenti
Ricerca per Tag
bottom of page