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L’USO DEL LEGNO

TRE BUONE RAGIONI PER INCREMENTARE L’USO DEL LEGNO IN EDILIZIA

1) Contrastare il cambiamento climatico

Il ruolo fondamentale che il legno riveste nell’attenuare il cambiamento climatico viene sottolineato dall’Unione Europea nel Sesto Programma di Azione Ambientale, in virtù della capacità di questo materiale di assorbire il carbonio [1]: ogni metro cubo di legno impiegato in edilizia equivale ad 1 tonnellata di CO2 stoccata, per tutta la durata del manufatto.

Il sistema dei “crediti forestali” attualmente in corso di diffusione potrà quindi funzionare in maniera sostenibile solo se combinato con un incremento dell’impiego del legname prodotto dalle nuove piantagioni.

Sulla base di una politica ambientale ben definita, azioni concrete consentono di raggiungere specifici obiettivi: ad esempio, in Francia un accordo interministeriale mira ad incrementare l’impiego del legno in edilizia del 25% in 10 anni, attraverso la “Legge sull’aria e l’uso razionale dell’energia” che fissa dei quantitativi minimi di legname per ogni nuovo edificio [2]. Dopo due anni di applicazione, i risultati di questa iniziativa sono già molto significativi: incremento nell’impiego del legname locale ben superiore alle aspettative; sviluppo di edilizia pubblica e privata di migliore qualità ambientale; crescita dell’occupazione nella filiera bosco-legno.

Anche in altri Paesi europei sono già state adottate significative azioni di sostegno all’edilizia in legno, unica materia prima rinnovabile, riciclabile e di basso costo attualmente impiegata a fini strutturali.

2) Proteggere il bosco e creare occupazione

Ma costruendo edifici in legno si contribuisce al disboscamento? Nonostante questo pregiudizio sia diffuso, è vero il contrario: il legname per impieghi strutturali proviene soltanto da boschi nei quali cresce più legno di quanto se ne usi.

Le leggi forestali consentono la produzione di legname solo se è garantita la stabilità, il rinnovamento e la diversità del bosco: mediamente viene utilizzato circa il 65% della crescita delle foreste [3]. Più legno viene richiesto dal mercato, più alberi vengono piantati, anche fuori foresta.

I boschi Europei, Italiani e Toscani, correttamente gestiti da secoli, potranno quindi rimanere una fonte rinnovabile di ricchezza e salute per gli abitanti delle zone rurali: usare il legno è la maniera più efficace di contribuire alla gestione sostenibile, e quindi alla tutela, degli ecosistemi forestali.

3) Risparmiare energia

I materiali a base di legno sono caratterizzati da elevata igroscopicità e permeabilità che, assieme ad un ottimo isolamento ed una buona inerzia termica, le rendono traspiranti e salubri, attenuando le escursioni termoigrometriche e migliorando la qualità dell’aria all’interno dell’edificio.

Grazie all’effetto combinato di tali caratteristiche, la progettazione di pareti e coperture con elevate prestazioni è agevole, e si può raggiungere senza incremento di costi un risparmio energetico di almeno il 20% rispetto ad una costruzione in laterocemento con pari trasmittanza termica.

Ma soprattutto, considerando le necessità di climatizzazione tipiche dei luoghi pubblici con picchi di affollamento, l’igroscopicità dei materiali a base di legno garantisce un effetto tampone che riduce drasticamente le necessità di deumidificazione, dal momento che assorbe velocemente e cede lentamente l’umidità prodotta nell’ambiente. Infine, è stato calcolato che in Italia l’energia necessaria per produrre, trasportare e mettere in opera un solaio di civile abitazione con pari funzionalità (carichi ed ingombro in altezza) è di circa 4 volte superiore nel caso del calcestruzzo armato rispetto al legno [4].

Riferimenti:

[1] Dargnies-Peirce C. - Usare il legno per combattere il cambiamento climatico –

ImpresaEUROPA, Pubblicazione della Commissione Europea, n° 11 Aprile-Giugno 2003

[2] http://www.leboisavance.org/pbce/index.html

[3] http://www.unece.org/trade/timber/docs/sfm/europe-2003.pdf

[4] Berti S., Piazza M., Zanuttini R.– Strutture di legno per un’edilizia sostenibile – Collana

“Manuali dell’Edilizia” Il Sole 24 Ore, Milano (2002)

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