top of page

STRUTTURE GEODETICHE

Il principio dei grandi cerchi su cui si basano tutte le strutture geodetiche è da sempre usato in Oriente per la costruzione di cesti, nasse , cappelli e altri oggetti. In Tailandia esistono ancora oggi antiche palle da gioco (takraw balls) , ottenute dall’ opportuno intreccio dei grandi e piccoli cerchi del giunco La struttura e’ descritta anche sul libro ‘Strutture Reciproche’ Un’insolita struttura geodetica si puo’ osservare nella scultura del Palazzo d’Estate di Pechino(1855), dove un leone tiene tra le unghie una sfera geodetica. Uno dei primi rifugi usato dall’uomo fu la piccola cupola intrecciata , fatta con rami ricurvi opportunamente collegati e ricoperta con foglie , pelli di animali e materiali locali. Simile al nido degli uccelli, era il primo concetto di riparo acquisito da numerose culture , un riparo basato sull’idea di rifugio ancestrale, prima di essere convertito in forme piu’ permanenti e monumentali. Le tende dei nomadi, spesso basate sul modulo triangolare e sul tetraedro, sono state usate per millenni dall’uomo. Tra le principali ricordiamo: il tipi indiano, la yurta mongola e la yaranga siberiana. In seguito si svilupparono due tipi principali di costruzioni emisferiche: la cupola in legno, derivata dalla tecnologia delle costruzioni navali e la cupola in mattone o in pietra (trullo), seguite dalle gigantesche cupole della Roma Imperiale. Nel 1922 a Jena in Germania, il Dr. Walter Bauersfeld, designer della Zeiss, costruisce la prima cupola geodetica al mondo, fatta con 3480 aste di acciaio leggero e successivamente ricoperta utilizzando per la prima volta la tecnica del ferrocemento (una tecnica poi sfruttata da Pier Luigi Nervi in Italia e da Felix Candela in Messico.) La geodetica fu realizzata con la competenza e la precisione, tipici della Zeiss. La cupola usata come planetarium accoglieva molte persone e mostrava il movimento delle stelle e dei pianeti grazie all’uso di uno speciale proiettore inventato dallo stesso Bauersfeld. Sia la cupola che il proiettore erano basati sulla scomposizione alternata dell’ icosaedro . Un planetarium simile a quello di Jena (The Adler Planetarium ), fu successivamente costruito a Chicago nel 1930. Trenta anni dopo , nel 1954, R. B. Fuller brevetta le sue cupole geodetiche, basate sugli stessi principi usati a Jena, e definite dallo stesso Fuller come come il massimo dell’efficienza strutturale col minimo impiego del materiale costruttivo. Dai primi oggetti poliedrici alle recenti scoperte sui fullereni la scienza ci riconferma continuamente molte intuizioni . E’ inevitabile l’apertura verso interconnessioni di varia natura visto che i poliedri sono dovunque, sono nello spazio, perché essi sono lo spazio. In questo modo assumono la stessa valenza sia le antiche intuizioni di Platone e sia la moderna geometria sinergetica di Fuller.

(Dal libro ‘Strutture geodetiche’ di Biagio Di Carlo).

76218_4605384222698_50507774_n.jpg
Primo Piano
Recenti
Ricerca per Tag
bottom of page